Il souk di Marrakech non solo è  il più grande del Marocco ma è anche  famoso in tutto il mondo come uno dei luoghi più esotici, divertenti, colorati, profumati e frastornanti per fare acquisti. E’ anche una delle parti più più antica di una città che ha sempre prosperato sul commercio. Detto questo occorre aggiungere una cosa: la prima volta  il souk può essere un luogo sconcertante. Ecco tutto quello che c’è da sapere per tuffarsi nello shopping a  Marrakech

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Lo shopping a  Marrakech: come orientarsi

Storicamente, tutti i souk sono  divisi in basi alle merci che propongono e con la centro, in teoria, i prodotti più preziosi (per esempio l’oro). Una volta almeno era così: ma ancora oggi non troppo è cambiato e la varie zone prendono il nome da ciò che viene messo in vendita.

L’ingresso che viene percorso da quasi tutti coloro che arrivano per fare shopping a Marrakech si trova in piazza  Djema el-Fna: da li parte un labirinto tortuoso che arriva sino al  Musée de Marrakech.  Il souk è attivo in pratica dalle 9 alle 21 ma il momento migliore per visitarlo è nel fresco della mattina, o la sera quando il sole filtra attraverso il tetto a doghe, illuminando una nebbia sottile formata da un  milione di polvere che paiono dorati.

Pazzi per lo shopping a  Marrakech: la strada principale

L’arteria principale per lo  shopping a  Marrakech è Souk Semmarine, un ampio vicolo coperto che inizia con la ceramica e pasticceria e  poi attraversa la zona dei tessuti. Guardatevi intorno: troverete di tutto, dai kaftani alle pashmine a buffe babbucce.

Ci sono anche enormi negozi di  antiquariato, tappeti e gioielli. Circa a metà strada lungo Souk Semmarine si biforca:  sulla destra si apre  Spice Square (il nome dice tutto: si vendono le spezie) mentre a sinistra  c’è il  Souk el Attarine, luminoso e scintillante. La scelta è infinita per lanterne di  rame e ottone  specchi, candelieri, teiere d’argento e lampade.

La scelta infinita di cosa comprare

Le lanterne: coloratissime di mille forme si trovano in qualunque souq del Marocco. In ferro ramato o ottone, le più originali sono in vetro colorato. Alcuni artigiani realizzano modelli in pelle di capra colorata montati su strutture di metallo da usare come abat-jour. Quando acquistate controllate che abbiano la predisposizione per il montaggio della lampadina all’interno. Splendide anche quelle per candele. Da 10 euro in piazza Djema el-Fna.

Ceramiche e terrecotte: Tazze, ciotole e altri contenitori: la ceramica è una delle grandi tradizioni artigianali del paese. Si usa la tecnica della doppia cottura: l’argilla è prima modellata e poi cotta, in un secondo momento tinta e messa di nuovo in forno. Questo per dare ai colori quell’aspetto brillante tipico di questa arte, dal verde di Tamegroute ( vicino a Zagora), al giallo al rosso. Seguono questa tecnica anche i contenitori di tajine, con il caratteristico coperto conico. Ma attenzione: quelli che reggono il forno si chiamano tajines de cuisson. Prezzi vari.

Dal tè ai tappeti. Una sorpresa dopo l’altra

Teiere e vassoi: Ad ogni ora in Marocco vi vedrete offrire il the. Ma per servirlo come si deve occorrono teiere e vassoi di metallo. Le teiere sono di ogni dimensione – e prezzo – ma quasi sempre si tratta di oggetti panciuti, di foggia molto classica, con un beccuccio che viene usato per creare una gorgogliante cascatella nel vostro bicchiere: si fa per coreografia ma anche per mescolare meglio lo zucchero che viene usato in grosse zollette.

Le teiere d’uso comune sono di ottone cesellato ma si trovano anche opere più preziose argentate. Imperdibili anche i grandi vassoi tondi in ottone argentato e riccamente scolpiti. Sono scomodi da portare a casa ma bellissimi.

Arredamento e sapori

Pouf colorati: I pouf colorati sono parte integrante dell’arredamento tradizionale e si trovano in ogni mercato. In cuoio di capra, vengono usati come sedile intorno ad un tavolino basso, come elemento decorativo negli angoli di riposo, ma anche come elegante poggia piedi. Sono a tinta unita o con motivi geometrici: tra i più classici quelli con rosone centrale. Quelli rettangolari, più sottili, si usano per imbottire divanetti e sedie. Fate attenzione perché spesso questi oggetti in pelle hanno un caratteristico e penetrante odore che deriva dal particolare metodo di conciatura della materia prima.

fare shopping a Marrakech

Tappeti: Anticamente erano le pareti e il pavimento delle case dei nomadi. Ora sono uno degli oggetti più desiderati dai turisti che vogliono fare shopping a  Marrakech in Marocco. Apparentemente più grezzi rispetto ai classici persiani, hanno colori vivaci e e tessuti molto resistenti visto che nella vita girovaga dei nomadi venivano trasportati continuamente.

Per acquistarli preparatevi ad una trattativa estenuante: ricordate che scegliere un pezzo pregiato è molto difficile per chi non conosce bene il mondo dei tappeti. Oltre a quelli berberi esistono anche tappeti più raffinati, delle tessiture cittadine. In ogni caso una buona idea può essere quella di acquistarli nei piccoli centri meno battuti dal turismo di massa dove si possono ancora trovare pezzi prodotti dalle donne delle tribù. Prezzi vari, da 50 euro.