E’ uno dei «Borghi più belli d’Italia», era ritenuta “splendidissima” ai tempi dei Romani ed è diventata famosa per le sue “infiorate”, capolavori belli quanto effimeri. Visto che sono formati da fiori. La guida di Spello, ai piedi del Monte Subasio, in provincia di Perugia, tra Foligno e Assisi, per forza di cose deve partire da questi curiosità per raccontare un borgo di appena ottomila anime. Ma con un grande passato e un’estrema fierezza per il suo presente.
Guida di Spello: dai romani al libero Comune
Fondata dagli Umbri divenne Hispellum con l’arrivo delle legioni per poi diventare Colonia Giulia in onore di Cesare a cui diede una mano nelle lotte contro Perugia. Evidentemente fu la mossa vincente visto che seppe sfruttare questo ruolo allargando il proprio territorio e diventando una delle città più importanti della zona. E’ passato molto tempo da allora: ma ancora oggi le mura, i resti archeologici e i palazzi raccontano quella potenza. Quando Spello fu libero Comune, sede vescovile e feudo della famiglia dei Baglioni.
Ma queste sono cose che si possono leggere sulle pagine della guida di Spello. Noi, più semplicemente, infiliamoci nelle sue strade per andare a respirare il fascino del borgo. E per farlo, ovviamente, partiamo dal basso andando oltre le mura Romane e attraversando una delle tre antiche porte. Si chiamano Porta Urbica, Porta Consolare e Porta Venere: basterebbe questo per fare sentire il profumo di storia. Ma ancora di più questo salto nel tempo è evidente imboccando la porta Consolare: si chiama così perché da qui si arrivava a Roma seguendo la strada Flaminia e ancora oggi si sale calpestando pietre che hanno visto soldati e nobili. E sono arrivate sino a noi.
I capolavori di Pinturicchio
Dopo un breve tratto in salita ecco la prima tappa: la chiesa di Santa Maria Maggiore. Questa chiesa è celebre per i pavimenti ma sopratutto per le opere di Pinturicchio, uno dei maestri del Rinascimento umbro. Gli affreschi più preziosi sono quelli della cappella Baglioni – dove c’è anche un suo autoritratto – ma soprattutto si tratta di capolavori che tra l’altro mostrano come era la campagna umbra del 1500. La sorpresa è che non è cambiata poi troppo. Proseguite poi dedicando una sosta alla vicina chiesa di Sant’Andrea – che a sua volta ospita una bella tavola di Pinturicchio- e quindi riprendetela salita verso il culmine del paese dove si trova il belvedere.
I Romani, che ci sapevano fare, qui avevano costruito il Foro e da qui si gode una splendida vista su tutta la valle e le colline a fare da cornice. Ma prima di fermarci a fare raffiche di foto concediamoci qualche altra deviazione. In piazza della Repubblica spicca il palazzo Comunale e intorno ci sono diversi localini dove fare una sosta golosa. E non perdetevi le bruschette con l’olio di questa zona e gli gnocchi con il ragù di animale da cortile. Dopo la pausa si può tornare a salire verso il belvedere o lasciar andare i piedi nelle stradine che regalano sempre scorci suggestivi, tra balconcini fioriti e palazzi austeri fino a tornare a vedere la villa Romana a Sant’Anna con i suoi splendidi mosaici.
Il museo civico e le opere del Medioevo
Quindi, prima di andare di nuovo a rilassarvi nei giardini di villa Fidelia – un palazzo cinquecentesco costruito sui resti di un santuario di epoca imperiale – buttate lo sguardo dentro il museo civico e la pinacoteca che si trova in quello che fu il palazzo dei Canonici. Le opere raccolte sono belle e ancora una volta vi daranno l’illusione di tornare alla Spello del Medioevo.
Ma la guida di Spello non sarebbe certamente conclusa senza dedicare un capitolo alle Infiorate, una manifestazione unica e speciale che ha lontane origini e che nel corso dei secoli è diventata un appuntamento fisso per la celebrazione del Corpus Domini – la nona domenica dopo Pasqua che cade normalmente a giugno. Per quella data gli abitanti di Spello lavorano mesi per preparare la materia prima e realizzare le opere d’arte. Tutte fatte di fiori. Prima si raccolgono i fiori, appunto, poi si preparano e infine, coinvolgendo tutto il paese, ci si mette all’opera. Sapendo che quel capolavoro durerà poche ore e dopo la processione del Corpus Domini è destinato a scomparire.
Ma per quelle ore si passeggia tra tappeti e quadri colorati e profumati che formano una striscia di un chilometro e mezzo e che rappresentano anche una sfida visto che una giuria decide quali siano i più belli. Noi, ovviamente, non parteggiamo per nessuno e i ci limitiamo a riempirci gli occhi di quella bellezza cosi passeggere. Che però, è certo, tra un anno tornerà a meravigliarci.
Guida di Spello: come arrivare
Per arrivare a Spello in auto da sud si può uscire al casello di Orte dell’A1 quindi proseguire sulla superstrada seguendo per Spoleto e a Foligno, e quindi per Perugia. Arrivando da Nord l’uscita è quella di Valdichiana e poi si segue la statale 75 bis, costeggiando il lago Trasimeno e seguendo le indicazioni. In treno invece si deve prendere la linea tra Firenze e Foligno scendendo alla stazione di Spello in cui si fermano tutti i treni locali.
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