Una città con la grinta. Se si volesse compendiare in una sola parola (ammesso che sia possibile) l’anima di Bilbao, la città più importante delle terre basche, si potrebbe proprio usare questa formula. Si perché è proprio con la grinta e la capacità di guardare avanti che in meno di vent’anni di Bilbao si è trasformata da una, tutto sommato, anonima città industriale in una delle destinazioni più cool della Spagna. Il bello è che la grinta non ha cancellato l’autenticità della città e della sua gente che, certo, è spagnola. Ma soprattutto è basca. Ecco perché una guida di Bilbao deve raccontare musei e monumenti ma anche ricordare che da sempre i baschi sono legati a doppio filo con le loro tradizioni. E la lingua e il cibo. In questo senso poco è cambiato nel corso di centinaia di anni anche se adesso la città è del tutto nuova e diversa. Anche grazie alle visionarie intuizioni di alcune archistar.

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Fino, più o meno al 1990 Bilbao era nota per il suo ruolo di città commerciale e produttiva, forte nell’industria pesante e la cantieristica. E i turisti, per lo più, passavano diretti verso altre destinazioni rienute più affascinanti. Poi tutto è cambiato: nel 1997 la costruzione del museo Guggenheim, sorto lungo il fiume dove un tempo nessuno si sarebbe neppure fermato ha trasformato il volto di Bilbao. E di quello che le gravita intorno. Si,  perché come racconta qualunque guida di Bilbao dopo il Guggenheim è partita la febbre della modernità: le stazioni della metropolitana sono stati progettate da Norman Foster, il ponte Zubizuri porta la firma e lo stile riconoscibile di Santiago Calatrava così come l’aeroporto mentre le iconiche torri sono state disegnate dagli architetti Arata Isozaki e César Pelli. Se poi ci aggiungete il Palazzo dei Congressi e della Musica Euskalduna, il progetto di rilancio del quartiere di Zorrotzaurre e il festival musicale che si svolge a luglio capirete perché la grinta è servita. E ora attira frotte di turisti.

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Guida di Bilbao: le sette strade del Casco Viejo

Ma siamo nei paesi Baschi. E lo abbiamo detto, la tradizione qui conta ancora. Ecco perché per chi arriva da fuori – ma anche per la gente del posto – il cuore della città resta nelle vie medievali del centro storico sulla riva destra del fiume Nervión. La zona, che tutti chiamano Las Siete Calles (ovvero le Sette Strade) è un piacevole labirinto di stradine un tempo degradate e ora ripulite ed eleganti dove si può passare da un negozio di tendenza ad un locale specializzato nei pinxtos. Ovvero il nome locale di quelle che a Madrid chiamano tapas.

Somera, Artecalle, Tendería, Belosticalle, Carnicería Vieja, Barrencalle e Barrencalle Barrena: la nostra guida di Bilbao vi ricorda che questi sono i nomi delle sette strade in spagnolo mentre nella ostica lingua basca diventano degli scioglilingua con cui sfidarsi. La prova: Las Siete Calles tradotto in basco diventa Zazpikaleak. La zona della città compresa tra queste strade, soprattutto intorno a Plaza Nueva, è un continuo susseguirsi di bar specializzati in pintxos. E spesso si tratta di vere opere d’arte culinaria.

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Guida di Bilbao: dal porto al turismo

La nostra guida di Bilbao racconta che la città nacque come centro assai attivo nei commerci intorno al 1300 sfruttando la presenza del fiume per fare viaggiare le merci. Quindi uno sviluppo continuo legato alla lavorazione dei metalli fino al 1800 quando fu coinvolta nelle guerre carliste. Ma la vera devastazione arrivò nel 1937 quando le truppe nazionaliste distrussero i ponti dopo che qui venne insediato il governo autonomo basco. Intanto la ricchezza veniva ancora dalle industrie ma queste certamente non aiutarono a rendere più bella la città che al momento del declino delle attività industriali si trovò a sperimentare una profonda crisi. Per fortuna la scelta di investire pesantemente nel settore del turismo, della cultura  e nel rilancio urbano si dimostrò vincente. Bilbao la grintosa ha vinto. E ora si pavoneggia nella sua storia di successo.

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Senza dubbio il momento migliore dell’anno per visitare Bilbao è nel mese di agosto, quando il clima è caldo e secco e si svolge la più grande festa dell’anno, Aste Nagusia. I periodi in cui si concentrano le precipitazioni sono la primavera e l’autunno mentre gli inverni sono relativamente caldi.

Guida di Bilbao: il museo Guggenheim Museum

La maggior parte dei turisti che visitano Bilbao per prima cosa puntano al Museo Guggenheim, ormai diventato il simbolo della città. Qualunque guida di Bilbao vi dirà che l’edificio stesso è un’opera d’arte, considerato un esempio di innovazione nella architettura del 20° secolo. E’ stato progettato dal famoso architetto Frank Gehry utilizzando un software per l’epoca fantascientifico che veniva dall’ambiente dell’industria aerospaziale e costruito tra il 1993 e il 1997. All’interno dell’edificio, 24.000 metri quadrati di spazio espositivo ospitano le opere sia della collezione permanente sia delle mostre temporanee. Nell’atrio c’è un corridoio che funge da “firma” per l’architetto che ha puntato molto sulla luce che filtra da finestre giganti per illuminare le opere. La collezione raccoglie opere di grande rilevanza di artisti che vanno dagli anni ’50 ai giorni nostri con opere, tra le altre, di Mark Rothko, de Kooning, Kiefer, Jim Dine, Basquiat. Le mostre avvengono fisicamente in quelle che vengono chiamate le 19 gallerie, ovvero un sistema di passerelle sospese e torri di vetro.

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All’esterno si trova il celebre e fotografatissimo Puppy, un enorme cane di fiori opera dell’artista americano Jeff Koons. L’opera è stata realizzata con 70mila fiori nel 1992 e rappresenta un cane di razza West Highland White Terrier. Ma è alto tredici metri. Un lago artificiale circonda il museo ma non è un caso: anch’esso fa parte di una opera d’arte visto che ingloba la Fontana di fuoco di Yves Klein. Nel museo per testimoniare la passione di Bilbao per il cibo si trova il ristorante stellato Nerua.

Dopo il trionfo della modernità la nostra guida di Bilbao vi conduce in qualcosa che rappresenta meglio la tradizione: il museo di Belle Arti. Questo museo ospita una interessante collezione ospitata in due edifici separati. L’edificio antico raccoglie le opere dei maestri europei del periodo compreso tra il 14° e il 17° secolo con capolavori olandesi e fiamminghi. Si trovano poi opere importanti di autori spagnoli, tra cui El Greco, Velázquez e Francisco Goya, quadri italiani e capolavori francesi tra cui uno splendido Gaugain. Un intero piano è dedicato a opere di artisti baschi, tra cui 22 quadri del paesaggista Dario De Regoyos (si tratta della più grande collezione delle sue opere in un solo museo). La parte moderna invece ospita nel proprio edificio principalmente opere di artisti spagnoli contemporanei. A due passi da qui poi si trova il celebre ristorante Zortziko. Ha tre stelle Michelin ed è un locale unico per la creatività del suo chef.

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Guida di Bilbao: a spasso per le antiche strade

E’ un contenitore di fascino e storia. E’ il Casco Viejo di Bilbao che si trova sulla riva destra del fiume, tra il ponte di San Antón e la chiesa di San Nicolás. Il centro storico è collegato da cinque ponti con la Città Nuova e il nucleo del Casco Viejo si trova intorno alle Siete Calles: Somera, Artecalle, Tenderia, Belosticalle, Carnicería Vieja, Barrencalle e Barrencalle Barena. Nella parte settentrionale del centro storico intorno al puente del Arenal si trova il Paseo del Arenal, l’arteria principale di questa parte di Bilbao. Nelle vicinanze, sulla Plaza de Arriaga, si nota il teatro Arriaga, un elegante teatro neo-barocco che è stato ispirato dal Palais Garnier di Parigi. Costruito nel 1890 e ristrutturato, il Teatro Arriaga è il centro culturale della città e qui si svolgono concerti di musica classica e spettacoli teatrali. Un altro importante punto di riferimento nel Casco Viejo è l’Iglesia de San Nicolás de Bari. Questa bella chiesa ha una facciata barocca e un curioso interno a forma ottagonale; La chiesa risale al 14° secolo, ma fu completamente ricostruita nel 1756. Proseguendo verso sud oltre la chiesa di San Nicolás, chi viaggia potrà godere di una piacevole sosta nella Plaza Nueva. La piazza è circondata da eleganti edifici porticati sotto i quali si trovano le vetrine di molti ristoranti e bar con distese di tavolini all’aperto. Qui si svolgono anche feste e mercati degli agricoltori che propongono frutta e verdura locali.

Plaza Nueva

Infine nella nostra passeggiata seguendo la guida di Bilbao Ecco il Museo Basco detto anche museo Fernando Jiménez. Qui i visitatori possono scoprire la cultura locale e la storia della regione basca un po’ come accade in un museo simile che si trova a San Sebastian. Ospitato in un bellissimo edificio barocco nel cuore del Casco Viejo il museo è suddiviso in tre diversi reparti che documentano gli aspetti diversi della cultura di questo popolo: l’archeologia, l’etnografia e la storia. La sezione di archeologia mostra reperti preistorici provenienti da siti sparsi nelle terre basche. Il reparto di etnografia espone l’artigianato basco e assaggi di arte popolare mentre la sezione di storia è dedicata principalmente alla storia di Bilbao e alle sue attività marinare nel periodo compreso tra il 16° e il 19° secolo.