Salus per aquam: il benessere viene dall’acqua. Lo dicevano i Romani, ma sul Garda pensano che sia tutto merito del lago. E di quell’acqua dolce di questo fiordo prestato al Nord Italia e poi dell’altra acqua, quella minerale, che sale dalle viscere della terra a scaldare umori e ossa, spirito e corpo. Ecco, centellinata, la formula che fa del Benaco una delle mete termali più trendy del Belpaese. Sì, perché, oltre alla garanzia dei servizi e della purezza di queste carezze liquide, a far da contorno alle terme del lago di Garda sono scorci e panorami che sembrano quadri.
Che cosa volere di più, quando tutto sembra già una poesia? Ah no: c’è anche quella, se si pensa che Catullo, poeta latino del I sec a.C., nato a Verona, alla sua amata “Sirmio, perla di tutte le isole e penisole”, dove veniva in villeggiatura, ha dedicato uno dei suoi carmi più famosi. E allora proprio da li immergiamoci alla scoperta di queste “Spa” di coccole e salute.
Le terme del lago di Garda: a Sirmione con la nostalgia di Catullo
Il borgo di Sirmione accoglie tanti capitoli di storia, da quelli più antichi delle cosiddette “Grotte di Catullo” – una delle ville romane meglio conservate in Italia – a quelli di un Medioevo longobardo fino allo splendore del castello Scaligero che, fin dal 1300, da il benvenuto a chi si incolonna per superare il ponte levatoio che traghetta oltre il tempo, in una dimensione di pura grazia e bellezza. Fra viuzze sinuose, ottime gelaterie, boutique raffinate e quel lago, di un verde azzurro da far talvolta impallidire anche l’idea dei Caraibi.
Qui, però il segreto meglio custodito viene da sottoterra: sono le acque della sorgente Boiola che a Sirmione arrivano dopo un percorso lungo 20 anni. Ogni goccia che stilla ha fatto un lungo cammino per arrivare a questa perla tra le terme del lago di Garda: dagli 800 metri di Monte Baldo, lontano 40 chilometri, fino a 2100 metri sotto il livello del mare e del lago dal quale riemerge, meteorica, sorgiva, ipertermale e calda fino a 69°C.
Incanalata nei due pozzi Catullo e Virgilio, questa acqua, batteriologicamente pura, ha un residuo fisso di 0,50 g/l che la rende, fra le acque minerali, inimitabile e perfetta: grazie alle sue proprietà sulfuree e salso bromo-iodiche, ha poteri tonico sedativi sul sistema endocrino e antiallergico sul metabolismo. Per farsi cullare da questo cocktail di benessere si possono scegliere le Terme, con hotel e il centro di benessere termale Aquaria, con una grande piscina termale a sfioro sul lago. Per dare del tu all’acqua dolce e all’acqua buona.
Acqua che scende dal monte
Scende sempre dal Monte Baldo anche l’acqua oligominerale che viene “catturata” a Bardolino, sulla sponda est del lago di Garda. Leggera e fresca, ha un sapore gradevolissimo perché è un mix studiato da Madre Natura, fra percentuali ideali di ione carbonico, calcio, ferro, magnesio, potassio e anche silicio. Il centro termale Caesius, uno tra i più noti tra le terme del lago di Garda offre servizi benessere per ogni età ed esigenza, dai più tradizionali a quelli studiati ad hoc, secondo le più moderne teorie del “detox”.
Un settore è dedicato alla medicina estetica, molta attenzione è posta sulla nutrizione, mentre il settore di medicina ayurvedica recupera da mondi e filosofie lontane la via per riportare in sintonia corpo e mente. Aggiungi il clima mite e dolce del lago, ed ecco servita la “salus” alla maniera di Bardolino che, con il suo borgo circondato dalle mura del XII secolo, permette un bel ripasso di storia recente ed antica. La chiesa di San Zeno è uno dei pochi edifici che, risalendo al IX secolo, ancora ci parla dell’epoca del grande Carlo Magno, ben prima che la città passasse sotto l’influenza dei Della Scala, prima, e della Serenissima, poi.
Le terme del lago di Garda: stop a Lazise
Giocano con il latino anche a Lazise, altra perla termale della sponda orientale del Benaco: qui è il centro benessere Wellness&Spa dell’Aquavitae il “luogo nel luogo” così come recita il claim dell’hotel 5 stelle Principe di Lazise che può vantare un’area di duemila metri quadrati da dedicare a questa “acqua di vita” che crea percorsi rigeneranti, inesplorati, sensuali anche, tutto a base di acqua e tempo.
Quale? Quello che, sempre più spesso, ci sembra di non riuscire a recuperare nel guazzabuglio della vita moderna. A Lazise, invece, ci si riesce benissimo. Ci sono saune e biosaune, hammam, bagni di vapore e la grande cultura della manualità applicata ai massaggi drenanti, rassodanti, hot stone therapy e servizi dedicati allo sport per una più complete terme del lago di Garda. Anche qui la sezione ayurvedica si associa al sapiente uso degli oli essenziali e di una medicina che arriva da lontano.
Un porto e il wellness
Proprio come, un tempo, facevano cose e persone giungendo qui, in questo approdo perfetto per una cittadina che da sempre è una “dogana” del mondo: questo è stato Lazise nei secoli: un’antica stazione commerciale con un porto colorato e il castello, fiorito tutto intorno a questo confine del territorio veneto. Ed è qui che oggi si continua l’incontro anche nel wellness fra filosofie di casa ed altre tendenze che arrivano da oltre “il lago”.
Le terme del lago di Garda: verso Verona
Strizza già l’occhio a Verona e alla sua magia, Colà di Lazise, sulla sponda veronese del Benaco. Giulietta e Romeo avrebbero potuto girarvi un sequel, se la leggenda e la penna di William Shakespeare non avessero delineato scenari più oscuri per il loro amore infelice. Intanto a noi resta questo memento di acqua di giovinezza per ore più liete incorniciate da un entroterra che troppo spesso si solca in autostrada, di fretta, senza gustarne il sapore.
E, invece, ci sono vigne, olivi e frutteti e anche i Cedri: sono quelli della villa omonima, Villa dei Cedri, sede del parco termale del Garda: ingresso neogotico per lasciarsi tutto alle spalle, l’edificio principale è una residenza neoclassica, poi c’è Villa Moscardo con la sua foresteria, ma soprattutto c’è la acqua minerale di questi luoghi che sgorga calda e arriva direttamente in ogni camera della residenza, oltre che nelle 55 vasche pubbliche, fra cui anche 4 laghetti artificiali a punteggiare il grande parco. Un altro simbolo delle terme del lago di Garda.
Le colline della Valpolicella
Le chiamano le terme di Verona e se ne stanno nell’entroterra a poca distanza da Lazise e dal lago di Garda, Pastrengo e Bussolengo, immersa fra le colline della Valpolicella. Il nome è un ossimoro, sembra cioè una contraddizione in termini. Ed è quantomeno un programma: “Aquardens”, cioè forza “caliente” di una acqua che rinfresca innanzitutto l’anima dallo stress e poi il corpo dalle fatiche. Il complesso è composto da una serie di vasche, lagune, grotte e cascate che si allungano su di una superficie di oltre 5mila quadrati d’acqua salso-bromoiodica che sgorga purissima a 47°C da una profondità di 130 metri. Quando la balneoterapia si coniuga con il piacere dell’ idromassaggio e i benefici della musico-cromoterapia. Il wellness centre si estende su 1.500 metri quadri con cabine beauty ed anche un’attrezzata Medical SPA. Un altra declinazione delle terme del lago di Garda.
Le terme del lago di Garda: in cima ad Arco
Uno degli ultimi paradisi wellness “atterrato” sul Benaco è quello di Arco di Trento, in “cima” al lago. La dove di solito ci si da appuntamento per scalare, faticare gustandosi i monti o per veleggiare sulle acque dolci del Benaco, oggi si può anche crogiolarsi nella bellezza delle Garda Thermae, una struttura a cinque stelle che offre programmi personalizzati, con protocolli codificati e la consulenza di professionisti anche per la riabilitazione. Oltre alla piscina scoperta, aperta tutto l’anno, c’è la vasca di acqua salata, un must della bella stagione.
Grande attenzione anche per i piccoli ospiti a cui è dedicata un’area coperta. Fra le “zone umide” non mancano le coccole della sauna in stile finlandese, più strong, ma anche quella soft adatta anche a chi non sopporti grandi volumi di calore. Bagno di vapore, percorso kneipp, sezione shiatsu ed idromassaggi completano l’offerta più tradizionale. Con una particolarità: l’argillarium, una zona a mezza via fra relax all’occidentale ed hammam orientale con servizi personalizzati e spazi in esclusiva.
Riva e la Belle Epoque
Una storia lunga quasi 120 anni. Va così dal 1899 al Lido di Riva del Garda, dove già due secoli fa si cercava il metodo migliore per rivaleggiare con i migliori alberghi in Europa. Missione compiuta già da tempo, quando perfino gli Asburgo cominciarono a “scendere” al lido, sulla sponda trentina del Benaco, ben prima che la Belle Epoque ne facesse uno dei simboli nel Belpaese come una sorta di locale Deauville. Oggi questo è un lido di contrasti, fra lo stile liberty e la modernità, fra camere dal design contemporaneo e suite con suggestive vedute “quattro stagioni” di laghi e monti. E soprattutto 111 buoni motivi per visitare la sua SPA, la CXI Centoundici, appunto. Qui la persona e le sue esigenze sono al centro dei 1500 metri quadri in cui si articolano i due percorsi principali: “Centoundici onde” e “Centoundici gradi”.
Le “onde” sono quelle delle due piscine interne ed esterne dove si rincorrono cascate a collo di cigno per risolvere le tensioni del collo, degli arti superiori e della zona cervicale. La vasca esterna è immersa nel giardino e, grazie ai suoi percorsi idroterapici, regala la sensazione di nuotare contro corrente. Ma senza ansie. No stress, solo relax, facendosi dare un passaggio dai flutti e solleticare da piccoli geyser a fondo vasca. Gli idromassaggi, ad una temperatura di 35°, riproducono l’effetto di un massaggio “hand made”, mentre il solarium è un balcone sulla bellezza della natura. Il percorso “Centoundici Gradi” punta, invece, alla purificazione di pelle e corpo dalle scorie della vita, grazie ad un dosaggio variabile di umidità e temperature differenti.
Tepore e tradizione araba
C’è il bagno di tepore a 39°, oppure quello mediterraneo a 50°, di origine romana, adatti ad una lenta e profonda sudorazione che ammorbidisce il tessuto cutaneo, favorendo così l’eliminazione anche dei liquidi in eccesso. Il bagno di vapore a 45°, viene invece dalla tradizione araba e regala una profonda pulizia della pelle e favorisce la respirazione.
La sauna finlandese in legno a 90°, la stanza del sale, costruita con mattoni di salgemma dal colore rosato, sono le altre ricette per donare nuovo equilibrio e rinnovate energie al corpo.
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