Ci sono molti modi per ripassare la storia. A Parigi, anzi a Saint-Denis, basta entrare in chiesa. Qui infatti, nel nord della Ville Lumiere, si trova questo comune che non meriterebbe forse di essere citato se non fosse che qui si trova una basilica dei record. E non è un modo di dire. La cattedrale di Saint-Denis a Parigi è infatti la prima chiesa gotica al mondo. E sarebbe già molto. In più qui sono stati sepolti praticamente tutti i re di Francia a partire dal X secolo fino al 1824. Ecco perché qui si ripassa la storia: quella del paese e quella dell’arte.
La cattedrale di Saint-Denis: appena fuori dalla città
Per arrivare alla Cattedrale di Saint-Denis a Parigi dal centro basta prendere la linea 13 della metro e arrivare quasi al capolinea. Il quartiere non offre molto ma la cattedrale merita il viaggio. Anche perché, ovviamente, nasce da una leggenda.
Dionigi, questo il nome di Denis in italiano, fu inviato in Gallia, intorno al 500 d.C per convertire queste genti al cristianesimo, ma visto il suo successo attirò le ire dell’imperatore Valeriano che nel 258 lo fece decapitare nel punto più alto della zona, l’attuale Montmartre ma successe qualcosa di incredibile. Con la testa tra le mani Saint-Denis camminò per 10 km a nord, predicando ancora prima di morire. E la Basilica sarebbe sorta nel il punto in cui alla fine sarebbe morto.
Una storia più credibile narra invece che dopo che Denis fu decapitato, Catulla, una donna romana, prese il corpo di Denis e quelli dei suoi due discepoli prima che fossero gettati nella Senna e andò a seppellire i corpi in un terreno che possedeva a nord della città. Successivamente fu costruita una chiesa in loro memoria anche se gli archeologi spiegano che qui anche prima c’era un luogo di sepoltura dei Galli.
Prima l’abbazia
Qui sorse poi una abbazia che crebbe di importanza anche perché si sparse la convinzione che essere sepolti vicino ai santi fosse un viatico per la vita eterna. Nel frattempo col crescere dell’importanza del monastero l’abate Sugerio decise di allargare e rinnovare la chiesa. E qui arriva l’altro record della cattedrale di Saint-Denis: Sugerio decise di abbandonare lo stile rigoroso, austero e un po’ cupo del Romanico e introdusse le volte a crociera, le alte colonne, i tre portali nella facciata e il rosone nella facciata. Ovvero lo stile gotico che divenne, da allora in poi, il simbolo delle cattedrali francesi.
E nel 1140 arrivò l’inaugurazione anche se poi rifacimenti e innovazioni proseguirono a lungo. Intanto nel corso dei secoli i reali venivano sepolti qui e ogni dinastia scelse di proseguire la tradizione per rispettare il filo che legava al passato. Il risultato? E’ che nella cattedrale di Saint-Denis sono stati sepolti 42 re, 32 regine, 63 principi e principesse e 10 grandi del regno.
Anche lo stesso Napoleone I, che pure è sepolto agli Les Invalides dopo la morte a Sant’Elena volle salvare la tradizione iniziata con Dagoberto. Abbiamo parlato di Napoleone: si perché dopo la Rivoluzione la cattedrale venne profanata e le tombe distrutte con i corpi gettati in fosse comuni all’esterno. Per fortuna Alexandre Lenoir decise di salvare le sculture che dichiarò “monumenti di interesse architettonico” rendendole disponibili per quando, la monarchia torno in Francia e fu allora che Napoleone ne ordinò il restauro e lo dichiarò non solo luogo di sepoltura dei re, ma anche degli imperatori.
Da Dagoberto al Re Sole
Poi fu la volta di Napoleone III e la cattedrale tornò ad essere quella che vediamo ora. Un gioiello arrivato a noi dal passato. Abbiamo detto che nella cattedrale di Saint-Denis ci sono le tombe di re, regine, principi e servitori della monarchia. Ma quali sono i più importanti?
Tra i grandi personaggi della storia di Francia c’è ovviamente il re Dagoberto, che nel 639 divenne il primo re ad essere sepolto nella basilica. Ma anche Isabella d’Aragona, moglie di Filippo III il Temerario, la cui tomba affascina per il suo realismo.
C’è anche la tomba di Francesco I, sua moglie Claude de France e tre dei loro figli. Ma anche quello di Caterina de Medici, che fece erigere un’enorme rotonda destinata ad accogliere le tombe della sua famiglia. Da non perdere poi nella cripta archeologica le tombe che racchiudono le spoglie di Luigi XVI e di Maria Antonietta, trasferite dal cimitero della Madeleine a Parigi da Luigi XVIII.
E davvero arte e storia qui si toccano.
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