La Blue Lagoon in Islanda: calore benefico
Già, perché la Blue Lagoon in Islanda si fa vanto di esprimere il meglio della natura. Ma non è una struttura naturale. Questo luogo è nato infatti solo nel 1976 come risultato di una centrale geotermica. In pratica, con concretezza molto islandese, si è deciso che dell’acqua calda non si butta via nulla. Il liquido bollente che sgorga dalla terra, cugino di quello dei geyser, alimenta prima delle turbine che producono elettricità, poi passa ad uno scambiatore di calore che scalda le case e infine sbocca nella laguna ad una temperatura di poco inferiore ai 40 gradi. E qui noi andiamo a goderci il bagno e durante la stagione giusta stesi nell’acqua si possono godere anche le aurore boreali.
E qui sorge la domanda? Ma dopo questi passaggi la Blue Lagoon è pulita? Assolutamente si, anzi è praticamente curativa. Le analisi hanno dimostrato che non ci sono prodotti chimici – nemmeno cloro – ma solo minerali naturali benefici per pelle delle persone.
La scoperta di Valur
Il primo a scoprirlo fu un giovane di nome Valur Margeirsson che soffrendo di psoriasi cercava un rimedio: chiese il permesso alla direzione della centrale e iniziò a fare il bagno comprendendo che l’acqua aveva positivi effetti per lui e la sua patologia. Dopo qualche anno questa scoperta convinse a creare una struttura aperta al pubblico. E ora una delle più famose d’Europa.
D’altra parte la passione per piscine naturali e spazi d’acqua calda è molto comune in Islanda e non ci volle molto perché la gente del posto iniziasse ad affluire in questa nuova località struttura. Anche perché è piuttosto comoda da raggiungere: si arriva in circa 15 minuti dall’aeroporto di Keflavík e circa in mezz’ora d’auto da Reykjavík. E ormai è una delle attrazioni turistiche più note del paese prima o dopo il giro di quello che viene chiamato il Circolo d’Oro.
Questo ha fatto si che ora si debba prenotare addirittura con settimane d’anticipo e i prezzi sono molto alti. Anche in paese caro come l’Islanda.
Come godersi il bagno
Lo abbiamo detto: l’acqua è ricca di minerali e prima di entrare è necessario fare una doccia accurata e poi indossare il costume lasciando abiti e il resto negli armadietti a disposizione dei clienti.
Una volta all’interno dell’acqua si può anche bere comprando bibite e birra nel bar che si trova al centro della laguna. Dove si paga con un braccialetto. Volendo, prima o dopo si può anche fare sosta nei ristoranti costruiti intorno alla spa. Ma ancora una volta aspettatevi prezzi elevati.
Oltre a godere dell’acqua che sgorga dal sottosuolo la Blue Lagoon offre anche altri servizi: ci sono saune, bagni turchi, una cascata per farsi massaggiare dall’acqua ma anche servizi di massaggi e spazi per farsi la maschera con il fango ricco di minerali. La maschera si può fare anche vicino al bar al centro della laguna. Dopo, la pelle è molto liscia. Ovviamente ogni trattamento in più aumenta il prezzo. Si può scegliere l’accesso base che oscilla intorno ai 40 euro per persona o aggiungere coccole particolari. Perché si tratta in fondo di una esperienza unica che, comprensiva di tutto, arriva anche a 200 euro.
Non solo la Blue Lagoon: le altre piscine calde
Tuttavia proprio questo atteggiamento commerciale e turistico non convince molti che preferiscono altre piscine naturali e altre zone termali del paese. Di certo più economiche e forse orginali. Certo non sono ben attrezzate come questa ma spesso sono gratuite e in collocazioni molto suggestive come la valle di Reykjadalur o i bagni naturali di Myvatn, completamente circondati da distese di lava. Degne di una terra di fuoco, ghiaccio e acqua bollente.
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